Recensione di Stefano Ferrari
Nonostante il loro nome sia una contraddizione di termini, pare che questi ragazzi abbiano le idee chiare. Produzione artistica del sapiente Nino Azzarà (Mambassa-Bettypage) e demo che suona bene, eccome. Tre pezzi che funzionano, a volte diretti, a volte intimisti, a volte carichi, a volte malinconici. Si presentano con Onda d'Urto, la canzone perfetta per un promo: note cariche di rock, buon tiro, ritornello che entra in testa. Si continua con Deserto, un pezzo che necessita di qualche ascolto in più, ma di quelli che poi non stufano: bel testo, con un contorno di musica curata, particolare, con una pennellata qua e la di noise e sbalzi di tensione. Chitarre ben intrecciate e sezione ritmica intrigante: davvero niente male. Si chiude con
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